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Borrelia burgdorferi - malattia di Lyme

La borrelliosi è causata da dei batteri. È la malattia trasmessa dalle zecche più frequente in Svizzera. Uno dei sintomi più frequenti è l’eritema migrante. L’infezione può essere trattata con degli antibiotici, ma non si può prevenire con un vaccino.

Agente patogeno

La malattia di Lyme è causata da diverse specie di batteri del genere Borrelia, che appartengono a quello che chiamiamo il complesso Borrelia burgdorferi sensu lato. Sei delle oltre 20 specie descritte nel complesso B. burgdorferi sensu lato sono dei patogeni umani: B. afzeliiB. gariniiB. bavariensisB. burgdorferi sensu stricto, B. mayoni e B. spielmanii. La patogenicità delle specie B. valaisianaB. lusitaniae et B. bissettiae è attualmente discussa.

Epidémiologia

La malattia di Lyme è presente nell’emisfero nord (America del Nord, Europa e Asia). Ad eccezione di B. mayonii, tutte le specie patogene per l’uomo sono presenti in Europa. La malattia di Lyme è di gran lunga la malattia trasmessa dalle zecche più frequente in Europa.

Il vettore principale di Borrelia burgdorferi sensu lato in Svizzerà è Ixodes ricinus, contrariamente alla meningoencefalite da zecche, la circolazione di B. burgdorferi sensu lato non si limita agli ambienti naturali, tutta la zona di presenza delle zecche I. ricinus (tutta la Svizzera al di sotto dei 1500 m) è considerata come una zona a rischio per le infezioni di B. burgdorferi sensu lato. La prevalenza di borrellia nelle zecche varia da regione a regione, ed è compresa tra circa il 5 e il 30%, in alcune zone può raggiungere il 50%.

 

Ogni specie del complesso Borrelia burgdorferi sensu lato mostra una preferenza per determinati animali ospite, di conseguenza l’eco-epidemiologia della borrelliosi è estremamente complessa. La densità e la composizione della popolazione degli ospiti sono dei fattori chiave per il mantenimento della circolazione di B. burgdorferi sensu lato in un ecosistema. I serbatoi animali sono stati identificati in diversi mammiferi medio-piccoli, uccelli e rettili.

Per la malattia di Lyme non c’è l’obbligo di dichiarazione in Svizzera, di conseguenza non si conosce la prevalenza esatta della malattia. I casi acuti di borrelliosi possono tuttavia essere registrati con il sistema di dichiarazione sentinella. Dal 2008, tra gennaio e fine settembre sono state segnalati tra 5300 e 16800 consulti medici per borrelliosi.

Clinica

Una larga parte delle infezioni da B. burgdorferi sensu lato sono asintomatiche. La probabilità di contrarre una borrelliosi in seguito a una puntura di zecca è stimata tra l’1 e il 5%. Il rischio è legato al tempo di fissazione della zecca. Entro le 12-16 ore è quasi nullo ma aumenta se la zecca resta fissata per 24-48h.

L’evoluzione naturale di un’infezione non trattata è molto variabile. Ogni sintomo della malattia può apparire sia in maniera isolata sia in diverse combinazioni. Tuttavia, un contatto (infezione) con borrellia non conduce obbligatoriamente a una malattia precoce o tardiva. La borrelliosi di Lyme è una malattia multi-sistemica che si manifesta principalmente con un’infezione cutanea localizzata (eritema migrante). Nei giorni o nelle settimane successive, i batteri possono disseminare in altri organi, piu frequentemente nel sistema nervoso centrale, nelle articolazioni e nel miocardio.

Le presentazioni cliniche sono divise in stadio precoce localizzato, precoce disseminato e tardivo disseminato. I sintomi precoci della malattia di Lyme sono osservate soprattutto tra primavera e autunno, in corrispondenza dell’attività delle zecche; i sintomi tardivi non hanno invece una prevalenza stagionale tipica.

Stadio precoce localizzato

Nel sito della puntura della zecca, l’eritema migrante (EM) si sviluppa tra 3 e 32 giorni (in media 7) inizialmente come papula eritematosa o macula. Dopo qualche giorno o qualche settimana, una lesione anulare con un centro pallido si estende lentamente in periferia. Questa lesione è chiamata eritema migrante. Spesso la lesione è indolore, e può raramente essere accompagnata da sensazione di bruciore e prurito. L’EM può essere accompagnato da sintomi influenzali.

Stadio precoce disseminato

Gli EM multipli sono meno frequenti in Europa che negli Stati Uniti, ma possono essere osservati in Svizzera.  

L’infezione del sistema nervoso avviene settimane, o mesi, dopo la puntura di zecca. La neuroborrelliosi precoce è la manifestazione più frequente di questo stadio precoce disseminato. La triade classica della sindrome di Garin-Bujadoux-Bannwarth, composta da una meningite settica, neuroradicolite dolorosa e dall’interessamento dei nervi cranici, è presente soltanto in una piccola percentuale delle persone infettate.

Nel caso della meningite, le cefalee sono il sintomo più frequente; mentre sono più rari febbre, meningismo, nausee e vomito. Nel caso della radicolite, inizialmente i dolori radicolari sono il sintomo principale. La radicolite può essere seguita dopo qualche settimana da sindromi neurologiche deficitarie. I deficit motori asimmetrici sono caratteristici, associati a volte a deficit sensitivi. In caso di interessamento dei nervi cranici, la paralisi facciale periferica dovuta all’interessamento del nervo facciale è il sintomo più frequente. Può essere anche apparire singolarmente senza coinvolgimento del sistema nervoso centrale.

Lo stadio precoce disseminato può anche presentarsi con delle manifestazioni reumatologiche che appaiono nei mesi successivi alla puntura di zecca. L’artrite di Lyme è tipicamente mono o oligoarticolare, le articolazioni del ginocchio sono quelle colpite più frequentemente. L’evoluzione intermittente è ugualmente tipica, con alta variabilità in numero e durata dei diversi episodi.

Foto: Gilbert Greub

La cardite è una manifestazione rara in Europa. Colpisce prevalentemente l’uomo. Le manifestazioni più frequenti sono blocchi della conduzione atrio-ventricolare (AV) di differente entità. I sintomi sono spesso accompagnati da altre forme di manifestazione della borrelliosi di Lyme.

Una forma molto particolare di reazione a livello della pelle è il linfocitoma benigno (lesione a forma di un nodulo duro o di una placca rossa o marrone – violacea che si sviluppa al livello del lobo dell’orecchio, della mammella, del naso o dello scroto).

Foto: Gilbert Greub

Stadio disseminato tardivo

Nel corso di una borrelliosi non trattata, l’interessamento delle articolazioni può dopo mesi o anni evolvere raramente verso un’artrite cronica di Lyme.

L’acrodermatite cronica atrofizzante (ACA) puo svilupparsi dei mesi, o degli anni dopo una puntura di zecca. I pazienti affetti da ACA presentano uno stadio iniziale infiltrante seguito da cambiamenti caratteristici dello stadio atrofico: pelle fine come della carta da sigaretta, rugata, colorito livido e inspessimento dei vasi sanguigni. A volte è associata a dei sintomi neurologici del sistema periferico.

Una manifestazione molto rara dello stadio disseminato tardivo è la neuroborrelliosi cronica. Questa si sviluppa generalmente qualche anno dopo la puntura di zecca. Le manifestazioni cliniche comprendono encefalomielite progressiva (in particolare para e tetra paresi) o una polineuropatia assonale.

Terapia

I pazienti trattati con degli antibiotici adatti allo stadio precoce della malattia di Lyme recuperano generalmente rapidamente e completamente. Gli antibiotici utilizzati generalmente per il trattamento orale comprendono la doxiciclina e l’amoxicillina. Per maggiori informazioni consultate le direttive della Sociétà Svizzera di malattie infettive.

Vaccinazione

Negli Stati Uniti un vaccino monovalente (LYMERix®) è stato autorizzato, ma non è piu disponibile dal 2002 per delle regioni commerciali. Per l’Europa nessuna immunizzazione attiva o passiva è attualmente disponibile. Tuttavia sono in corso studi clinici per nuovi vaccini. Pfizer e Valneva hanno sviluppato congiuntamente un candidato vaccinale che è attualmente in fase di test. Si tratta di un vaccino multivalente a subunità proteiche basato sulla «Outer Surface Protein A» (OspA) di borrellia. Questo vaccino dovrebbe offire protezione contro le specie nord-americane e europee di Borrelia burgdorferi sensu lato.

L’azienda “Mass Biologics” della “University of Massachussets Medical School” ha sviluppato un anticorpo monoclonale umano da utilizzare come profilassi pre-esposizione per la malattia di Lyme. La sperimentazione clinica dovrebbe iniziare a breve. Questo approccio offrirebbe una protezione stagionale per la malattia di Lyme. Cosisterebbe in una singola iniezione da effettuare all’inizio della stagione delle zecche.

Diagnostica

La serologia è considerata come il metodo di scelta a supporto della diagnostica clinica. La seroconversione avviene tra 3 e 5 settimane dopo l’infezione per le IgM e tra 6 e 8 settimane per le IgG. Nonostante gli anticorpi IgM siano rilevabili prima degli anticorpi IgG, dei casi di eritema migrante e neuroborrelliosi sono stati osservati in pazenti IgM negativi e IgG positivi. In caso di manifestazioni tardive, gli anticorpi IgG sono generalmente rilevabili, un risultato IgG negativo consente di conseguenza con alta probabilità di escludere una borrelliosi tardiva o cronica. Una serologia positiva dimostra unicamente un contatto con borrellia e non permette di determinare se la malattia è attiva. Spesso, le quantità di anticorpi non cambiano nel corso del tempo, e anche le IgM possono restare positive per decenni. Gli esami devono essere effettuati in 2 passaggi. L’ELISA è raccomandato come primo step, mentre l’immunoblot o l’immunodot deve essere utilizzato solamente come secondo step.

Una sintesi intratecale di anticorpi specifici può essere messa in evidenza o esclusa con la determinazione dell’indice sierico del LCR. Questo metodo ha un grande valore per la diagnostica di una neuroborrelliosi. Al contrario, la singola rilevazione di anticorpi nell’LCR non è significativa, in quanto gli anticorpi presenti nell’LCR possono provenire anche dal siero del paziente (quindi trasmessi in maniera passiva). La risposta immunitaria intratecale può essere rilevata prima della risposta immunitaria sierica, soprattutto se la malattia è di corta durata. La rilevazione della chemochina CXCL-13 è utilizzata a sostegno della diagnosi di neuroborrelliosi. La CXCL-13 nell’LCR può essere rilevata a volte prima del rilevamento degli anticorpi. Una soglia di positività non è ancora formalmente stabilita.

La rilevazione diretta di borrellia per reazione a catena della polimerasi (PCR) ha una sensibilità variabile a seconda dello stadio della malattia e del tipo di campione. L’esame delle biopsie cutanee in caso di eritema migrante o di acrodermatite cronica atrofizzante, e l’esame di campioni sinoviali in caso di artrtite di Lyme hanno una sensibilità di circa 50-70%. La rilevazione diretta di borrellia nei campioni clinici di LCR nei casi acuti di malattia di Lyme è di circa 10-30%. L’esame del sangue, dell’urina o delle zecche non è raccomandato. L’identificazione dell’agente patogeno con coltura è esclusivamente disponibile in laboratori specializzati e ha un’importanza secondaria nella diagnostica di routine.

Tutti i metodi menzionati per la diagnostica di biologia molecolare, per cultura e per serologia sono disponibili al CNRZ.

Fonti

  • Centre Nationale de Référence pour les borrélies, Allemagne
  • Robert Koch Institut, Ratgeber zur Lyme Borreliose
  • Office fédéral pour la Santé publique, informations sur la borréliose de Lyme
  • Evison J et.al. Abklärungen und Therapie der Lyme Borreliose bei Erwachsenen und Kindern. Empfehlungen der Schweizerischen Gesellschaft für Infektiologie. Schweizerische Ärztezeitung 2005;86: Nr.42
  • Gern L et.al. European Reservoir Hosts of Borrelia burgdorferi sensu lato,Zentralblatt für Bakteriologie,Volume 287, Issue 3,1998,Pages 196-204
  • https://www.zecken.de
  • https://zecken-stich.ch